Come prevenire l’invecchiamento cerebrale

Cosa succede al nostro cervello, con il passare degli anni? Invecchia, come il resto del corpo. È un processo inevitabile e graduale, diverso da persona a persona. La buona notizia, però, è che, se alcune aree del cervello sono più sensibili al declino, altre sono resistenti o continuano a maturare. Ciò significa che, anche a 70 anni, alcune abilità possono migliorare. Certo, perché ciò accada, occorre aver cura della “cabina di regia” della nostra vita. D’altronde, se i progressi della ricerca e della medicina ci hanno regalato molti anni in più, viverli con qualità è un obiettivo a cui aspirare.

Lo stile di vita gioca, in tal senso, un ruolo essenziale nel prevenire l’invecchiamento cerebrale. A contrastare quest’ultimo è un mix di fattori che comprende attività fisica, sana alimentazione, socialità e impegno cognitivo. La scienza lo ha dimostrato a chiare lettere e anche noi di AREA ATTIVA siamo convinti che invecchiare sani e felici sia possibile.

Nei meandri del cervello

Col passare dell’età, il volume del cervello diminuisce. Questo cambiamento non necessariamente va di pari passo con un calo della funzione cerebrale. Se, infatti, si apprendono nuove attività o semplicemente ci si mantiene attivi, i circuiti neuronali si consolidano. Risultato: il cervello si rimodella. È, questo, il frutto della sua neuroplasticità che lo rende in grado di modificarsi sulla base degli stimoli ricevuti.

Alcune persone, al contrario, possono riscontrare una “perdita di efficacia” più evidente che rischia di favorire la demenza senile. Le cause possono essere ricondotte a fattori:

  • biologici, come il restringimento dei lobi frontali o dell’ippocampo, l’indebolimento dei neurotrasmettitori, l’accumulo di sostanze tossiche nel cervello;
  • genetici, come la familiarità, le mutazioni, i difetti congeniti;
  • di stile di vita, come l’alimentazione scorretta, l’obesità, la sedentarietà, il fumo, l’abuso di alcol o droghe, la cattiva qualità del sonno, l’isolamento sociale.

I sintomi? Da non trascurare

Dimenticare i nomi, scordare gli appuntamenti, obliare cosa si stava cercando in una stanza. Sono tipici esempi di invecchiamento precoce del cervello. Campanelli d’allarme che vanno analizzati con attenzione, per scongiurare che possano essere la spia di altre malattie diffuse tra gli anziani. Tra queste: l’Alzheimer, la depressione, l’ictus o l’ipotiroidismo.

Per fortuna, i disturbi della memoria non sono sempre sinonimo di patologia. Per averne la certezza, però, è necessaria una diagnosi corretta che, attraverso test neuropsicologici ed esami neuroradiologici, passi al vaglio sintomi e fattori di rischio.

Senza entrare nel dettaglio delle malattie, vediamo come si manifesta la demenza senile. I principali sintomi sono:

  • la perdita di memoria (specie a breve termine);
  • la difficoltà di concentrazione;
  • il rallentamento nell’eseguire le mansioni quotidiane;
  • uno stato di confusione rispetto al luogo e al tempo in cui ci si trova.

Sono comuni anche gli sbalzi d’umore, l’incapacità di elaborare nuove informazioni e la compromissione delle capacità linguistiche.

Come combattere l’invecchiamento del cervello

Per vivere al meglio la vecchiaia, è essenziale giocare d’anticipo. La parola d’ordine è: prevenzione. Il consiglio è di farla diventare una buona abitudine quando si è ancora giovani. Tuttavia, non è mai troppo tardi per introdurla anche quando gli “anta” sono trascorsi da un po’ e i disturbi cominciano a farsi sentire.

Fare prevenzione significa anzitutto correggere lo stile di vita, sotto vari fronti. Ne beneficiano cervello e memoria, non solo il fisico. Quindi, per prevenire il decadimento cognitivo, ecco i nostri suggerimenti.

Partiamo dall’alimentazione. Meglio evitare il cibo spazzatura, ricco di grassi e zuccheri, così come bere troppi caffè o alcolici. I migliori alleati del nostro cervello, perché aiutano le funzioni cognitive e quelle del sistema nervoso, sono:

  • le fibre, presenti in frutta, verdura, legumi e cereali integrali;
  • gli Omega 3, contenuti nei legumi, nel pesce e nella frutta secca;
  • le proteine (soprattutto vegetali) e le vitamine.

Indicazioni più puntuali sono descritte nelle Linee guida per una sana alimentazione: seguirle può fare la differenza¹.

L’importanza del movimento

L’attività fisica è l’altra chiave di volta per difendersi dall’invecchiamento cerebrale. Non stiamo dicendo di fare sport a livelli intensi. L’ideale sarebbe svolgere, almeno tre volte a settimana, del movimento che combini attività aerobica, rafforzamento muscolare, stretching, allenamento dell’equilibrio e della resistenza².

La ginnastica dolce è un primo passo utile, così come contano le piccole scelte quotidiane. Per esempio, fare le scale anziché prendere l’ascensore, recarsi al lavoro in bicicletta, invece che in auto.

A stimolare con maggiore efficacia la plasticità del cervello, però, sono le attività che comportano l’acquisizione di nuovi schemi motori. Pensiamo al ballo, che prevede l’apprendimento di nuovi passi. Questa “arte” porta con sé altri vantaggi perché fa lavorare tutti i sensi, nonché l’attenzione, la memoria, la coordinazione e l’equilibrio.

Quindi, affiancare attività nuove, come il nuoto e lo yoga, a quelle abituali, come la passeggiata, è un sicuro toccasana.

Prevenire l’invecchiamento cerebrale insieme

Il movimento ha effetti positivi sulla salute mentale: mantiene vitali le funzioni cognitive e riduce il rischio di depressione, demenza, stati di stress e ansia. Affinché i benefici siano percepibili, però, è bene puntare su esercizi piacevoli, alla propria portata e… in compagnia. È dimostrato, infatti, che la socialità ha un impatto positivo sull’umore e contribuisce a contrastare l’isolamento e la solitudine, condizioni frequenti nella terza età.

Stop alla pigrizia, dunque, e largo alla curiosità e alla sperimentazione. Per rafforzare la sfera cognitiva, si può fare anche di più, come lasciarsi trasportare da un buon libro o dalla musica, dilettarsi con i cruciverba o viaggiare.

AREA ATTIVA ha a cuore tutti questi aspetti. Per tale ragione, offre sia percorsi personalizzati di attività fisica, sia degli spazi di condivisione informali. Dall’arte alla cultura, passando per proposte ricreative: il centro di Cornedo vuole favorire i momenti di svago, divertimento ed emozione. Momenti dedicati esplicitamente ai senior per fare del benessere psicofisico una filosofia di vita.

 

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NOTE

¹ Consulta le Linee guida per una sana alimentazione

² Per saperne di più: WHO guidelines on physical activity and sedentary behaviour